Friday, October 05, 2007

OTTOBRE ROSSO


Voglio un piano quinquennale.
Uno per i nostri amici nostalgici.
L’altro per me.
Voglio una bussola per orientarmi nel marasma in cui stiamo annegando.
Un mese di tregua.
Per resistere alle mezze verità e alle bugie tutteintere.
Tutto garantito, protetto, deciso, votato e istruito: rapporti umani, amorosi , economici e feudali.
Non voglio più decidere, voglio istigare.
Voglio l’istigazione ad agitare.
Datemi la licenza.
E fare resistenza ai malanni, agli scazzi, a vigili e agenti di ogni sorta.
Voglio la libertà non vigilata.
Il sostegno totale.
E accarezzare, senza mai doverlo chiedere, senza mai pretendere nulla in cambio.
Un analisi transazionale senza ritardi.
Un mese di tregua.
Datemi un po’ di …
Datemi un po’ di …

Sunday, September 16, 2007

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE


Si rischia di fare una brutta figura quando si inizia a pensare male delle cose.

Il pensiero doppio, triplo, il dire e non dire, una cosa, e pensare a un altra.

Le sue labbra carnose e il suo imbarazzo.

Il suo dire e il tuo dire.

Il pensiero portato altrove, stanco, esausto. Il pensiero muto e cangiante.

Chiedere una cosa e voler sapere tutt'altro.

La mente di quei cuccioli di uomo ignari e danzanti sui loro ventanni.

Tuttoattaccato, che non importano le virgole o i finali di cifra.

Sono rimasti così, a parlare, quando tu eri sempre stato altrove.

Un astronave senza più nessuna vergogna, fiera e ridente di se stessa.

Gli occhi stanchi e tutto il resto.

Poi sarà tutto come prima.

Dopo, sarà tutto come prima.

Ovvero, tutto normalmente diverso da come è sempre stato.


Friday, August 17, 2007

UNDER MY THUMB


Se rimaniamo insieme potremo anche volare

potremo attraversare questo mare

se rimaniamo insieme nelle diversità insieme scopriremo la nostra unicità

se noi si resta insieme saremo la continuità

se rimaniamo insieme sarà vera libertà

per la vita che verrà tu non sarai mai sola

se rimaniamo insieme se ci diciamo tutto

se insieme seminiamo insieme coglieremo il frutto

se noi si resta insieme sarà una meraviglia

se rimaniamo insieme saremo una famiglia

per la vita che verrà tu non sarai mai sola sotto questo cielo

io non sarò mai sono sotto questo cielo

noi rimarremo insieme se noi ci capiremo

se ci perdoneremo gli sbagli che faremo

noi rimarremo insieme se avremo volontà

se riusciremo insieme a darci libertà

per la vita che verrà per la vita che verrà tu non sarai mai sola sotto questo cielo

io non sarò mai solo, sotto questo cielo

per la vita che verrà tu non sarai mai sola, MAI !

Tuesday, August 14, 2007

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA


Meglio tacere quando non si ha nulla da dire.

Percui: buon ferragosto a tutti.

Sunday, June 24, 2007

PIANGERE, RIDERE, SORRIDERE, RIDERE ANCORA


C'è da essere contenti e rassicurati se nell' angolo della tua terra, periferia del paese, periferia dell'europa (o centro?) , un manipolo di giovani ragazzi capisce che in fondo quei suoni, quelle melodie , quelle sensazioni sulla pelle che altri ragazzi in altre periferie (o centri?) dell'europa e del mondo provano o hanno provato, sono gli stessi e le stesse e cercano di esprimerle.

Si chiama "Happy boys Cry Loud" il nuovo lavoro licenziato dall'etichetta sarda Here I Stay Records. Protagonisti i "June".

Periferie, dicevamo, e non è un caso che il primo nome che, per attitudine e vicinanza dal punto di vista formale,viene alla mente ascoltando questo lavoro sia quello dei"Belle&Sebastian"dalla Scozia, altra periferia (o centro?) del paese e dell'europa. I grandi spazi verdi della Scozia, il mare e la campagna sarda.

E proprio nella campagna sarda, in uno scenario a dir poco suggestivo, si è tenuto il concerto di presentazione del disco.

Cosi come su disco anche dal vivo i June stupiscono in particolare per l'eccezionale cura dei suoni (cosa non scontata e fortemente voluta) e per la raffinatezza delle soluzioni armoniche.

Se si vuole trovare un difetto a questo lavoro va piuttosto ricercato nell'effetto "già sentito" di alcuni pezzi, ma è tutto così curato e "sentito" profondamente dalla band che divertirsi a cercarne i riferimenti è un operazione piacevole più che fastidiosa.

Quelli da noi riscontrati sono: belle&sebastian (come detto sopra); la west cost americana degli anni '60: e quindi beach boys e love;l'indie pop del decennio scorso: pavement su tutti.

Tra i pezzi spiccano a nostro parere: "coffee tables" ," come from the cold"( con una parte di piano da urlo) "september"e "dora".

I june sono la dimostrazione mostrata che, se si vuole, determinazione e passione riescono a produrre un sogno, sotto forma di cd, in Sardegna come in Scozia, a NY come nel Salento.

Perchè i ragazzi allegri piangono forte ma sanno anche ridere, far sorridere e amare.

Bravi, bene,bis.


Friday, May 18, 2007

CIAO BUONA



Ma che vuoi che ti dica caro?


Sono un uomo impegnato, stravagante, non mi puoi imbrigliare in schemi che mi soffochino, mettiti pure nei miei panni, ma che vuoi che te dica?
Non ho tempo, te l'ho detto, se no che te credi che me metto a fa lo straccione della situazione...

Ad un certo punto... ma fattelo da te no?


Ciao caro, a presto, e tante cose! E salutame tanto la tua signora che è tanto simpatica, con rispetto parlando.


CIAO BUONA.

SERENO VARIABILE


IL bambino si alza e spinge, e scalpita.
Tira dei calci, alza la mano , poi la voce e digrigna i denti, che sembra che la tensione gli cambi i connotati del viso.
Poi, sempre più spavaldo, alza il ditino, prima uno, poi tutta la mano e tira, tira forte, così forte... Spam, il filo si rompe ed ora lui si vergogna che non vorrebbe mai aver protestato cosi violentemente, o almeno, non per così poco.
Quando il filo si spezza non hai più voce in capitolo, pum, finito, il gioco è finito, la giostra non gira più e tu, tu non puoi più tentare di acchiappare quel lembo di stoffa sudicio e grasso che stava appeso lì, a pochi metri, come il simbolo di qualcosa sempre uguale a se stesso eppure sempre presente.
Adesso non urla, e non scalpita, e non chiede più il gioco fatuo, e vorrebbe scomparire, prendere la rincorsa su per la strada rossa e poi giù, splash, in mare, nuotare coi pesci, risalire la corrente, tornare dall'altra parte e mettersi a correre, arrivare da dietro mezzo asciutto e mezzo bagnato e dire: hai visto come sono stato bravo? per farti perdonare pottresti comprarmi un gelato, per farmi perdonare potrei studiare tutto il giorno stasera.
Ma non è pià possibile, non funziona più. E allora decide di fare l'unica cosa che si fa quando c si vergogna: restare fermo, assolutamente femissimo senza fare niente e aspettare, che piova, che muoia qualcuno, di essere utile in qualche modo, ma mai a se stesso.

IO VAGABONDO CHE NON SONO ALTRO


Ammore...Ammore...Ammore...

Dimme tu che ll'aggi''a dí...

dimme tu comm'aggi''a fá...

stasera...dimane...p''a fá restá?!...

Resta cu mepe' caritá!Statte cu me...nun mme lassá!

Famme pená,famme 'mpazzí,famme danná...ma dimme sí!...

Moro pe' te...vivo pe' te...Vita d''a vita mia...

nun mme 'mporta d''o ppassato,nun mme 'mporta 'e chi t'ha avuto...

resta cu me...cu me!...

Saturday, February 10, 2007

INLAND EMPIRE


Una casa dei puffi?

Ne esistono ancora?

Credevo che le sale bingo avessero colonizzato anche quelle.

Credevo che il vento le avesse sparpagliate, un pezzo qui, l'altro chissà dove, e la polvere le avesse semi-sepolte da non riuscire più a capire se si tratti in realtà di pezzi di frigorifero o cose così.

E lei com'era? era carina?

Non lo ricordo, la polvere volava, ed era tardi, forse qualcuno ci stava chiamando perchè era ora di cena.

Forse esiste solo nei miei ricordi ma sono sicuro che adesso abita in qualche casa di quelle semi-rifinite con i muri ancora da intonacare, e sforna torte dalla mattina alla sera, come in un dannato telefilm americano degli anni 70.

Si però le puttane si pagano, su questo siamo d'accordo; e non è che tu prendi e te ne vai sgommando come un bullo del telefilm; e quel che è giusto, è giusto.

Si, ma era molto tempo fa, e non mi va più di ricordare nè di continuare a parlarne.

Però ricordo l'odore nauseabondo delle sue mutande, sporche e gialle, come le unghie del barbiere che fuma più sigarette di quante teste gli capitano sottomano.

Eppure era eccitante.

Se tornassi indietro rifarei lo stesso.

Se tornassi indietro non vedrei altro che lei.

Monday, February 05, 2007

LIKE DYLAN IN THE MOVIES


Volare e poi? Poi cantare, correre e sognare.

Vedere, sentire, odorare e parlare, tanto.

Come quel giorno col cielo a specchio e il sole a picco, anche se, freddo freddo.

Come in quelle curve, l'aria salata e il sole giu giu.

Specchietto retrovisore e via.

Con la dolcezza di quella canzone.

E poi, chissà.

Forse mai più.

Like Dylan In The Movies.

Thursday, February 01, 2007

CUANTA PASION


Urlava, e più alzava la voce più era ridicolo e più era ridicolo più la voragine si apriva.

E sarebbe durata a lungo, lo sapeva e non faceva nulla per nasconderselo. I muri di compensato traballavano, o era la stanchezza e i farmaci? O era l'umido?

L'odore marcio delle patate e quello marcio dell'acqua salivano dalla cucina a gas, giravano a destra ed entravano nella stanza, che poi stanza non era, era un angolo delimitato dalla tromba delle scale da un lato e dalla sala da pranzo dall'altro lato, un open-space in un luogo dove niente era chiuso.

E pensava che quel giorno sarebbe stato, se non l'ultimo, uno degli ultimi.

Che l'odore delle patate avrebbe presto lasciato il posto ad altri odori e i muri di compensato sarebbero stati abbattuti.

Gli venne la voglia di restare li per sempre.

Che quel mometo passasse subito, oppure che non passasse mai !E affanculo tutto e tutti. Le belle prospettive se le vivessero gli altri se ne avevano il coraggio: perchè ci vuole più coraggio ad andare avanti che a restare in mezzo ai muri di compensato.

La moto non l'avrebbe mai guidata e non ebbe la possibilità di regalarla ad un altro.

Morì, forse, vent'anni dopo.

Qualcuno parlò di lui ad una cena, poi più nulla.

Friday, January 12, 2007

PER TE


Non dormo ho gli occhi aperti per te,

guardo fuori e guardo intorno

come è gonfia la strada polvere e vento nel viale del ritorno...

Quando arrivi, quando verrai per me

guarda l'angolo del cielo

dove è scritto il tuo nome, dove è scritto nel ferro... Nel cerchio d un anello...

dove ancora mi innamoro e mi fa sospirare così... adesso e per quando tornerà l'incanto

E se mi trovi stanco e se mi trovi spento sei meglio già venuto e non ho saputo tenerlo dentro me

I vecchi già lo sanno il perché e anche gli alberghi tristi che troppo e per poco e non basta ancora ed è una volta sola

E ancora proteggi la grazie del mio cuore adesso e per quando tornerà l'incanto...

l'incanto di te... di te vicino a me.

Ho sassi nelle scarpe e polvere sul cuore freddo nel sole e non bastan le parole

Mi spiace se ho peccato, mi spiace se ho sbagliato se non ci sono stato se non sono tornato

Ma ancora proteggi la grazie del mio cuore adesso e per quando tornerà il tempo...

il tempo per partire... il tempo di restare il tempo di lasciare il tempo di abbracciare..

In ricchezza e in fortuna in pena e in povertà nella gioia e nel clamore nel lutto e nel dolore

nel freddo e nel sole nel sonno e nel rumore

ovunque proteggi la grazia del mio cuore ...

ovunque proteggi la grazia del tuo cuore

ovunque proteggi proteggimi nel male

ovunque proteggi la grazie del tuo cuore