Friday, November 03, 2006

ROSSO ANTICO


Le persone ascoltano il personaggio parlare.
Non c'è che dire, bel vestito, esclama senza troppa convinzione. L'ho comprato per un occasione importante, per quella festa... sai quella festa...
Ah già... quella festa... ne ho sentito parlare... quella a cui non sono stato invitato... non mi hanno detto niente, se ne devono essere dimenticati.
Le persone guardano i personaggi passare da un cumulo all'altro di ghiaia, spuntare il mento, forse prima la fronte, e poi il corpo. Non ricordo in che ordine.
Del resto in fisica e matematica non andavo tanto bene, anzi non andavo bene per niente, ed erano urla che scuotevano il muro, poi passavano dalle condutture ed arrivavano giù, in palestra, ovattate.
I tappeti delle palestra puzzavano del sudore rappreso misto all' odore del sugo della sera prima, che la maglietta ha dovuto subire i compiti in cucina perchè d'inverno faceva troppo freddo per starsene in salotto, nella vecchia casa coi muri in compensato.
Il giovane ragazzo riccioluto, appena un adolescente, poco più che un bambino petulante, biondo, col viso a punta, ha visto le ascelle di quella del primo banco, nere, folte, non curate, sapide, aprirsi davanti a lui.
Ed è svenuto, ed è rimasto sconvolto, impaurito ed insieme eccitato da quella visione e da quell'odore acido immondo che gli scuoteva le narici.
Immaginava i peli delle ascelle di lei entrargli nel naso, in gola, quindi scendere nel petto per impossessarsi del suo giovane cuore e legargli l'anima, forse per sempre.
E siccome non poteva più sopportare la visione di quella foresta oscena è uscito a tirare due calci al pallone in faccia al Sensibile, così, mica per male, per farsi due risate, che a quei tempi erano amici per davvero.
E ancora non sapevano quanto certe tendenze musicali e le suole delle scarpe consumate dal Biondo gli avrebbero, se non divisi , allontanati, perchè, sia chiaro, da certe persone non ti dividi mai.
E prima o poi ricompaiono nella tua vita e ti ricordano che saresti potuto essere diverso se solo avessi continuato a dare calci al pallone o se solo se avessi approfittato dello strappo tattico dei jeans di quella tua compagna di classe, quella più grande, più matura e più scafata di te.
Ed ora mi chiedo: c'è un limite alla quantità di vergogna che un essere umano può sopportare?
Esiste un colore più bello del rosso?